
Tanti tanti anni or sono, nell’entroterra di Chiavari, in una vallata circondata da boschi, esisteva una strada carraia ed ancora esiste ( se la percorrerete state molto attenti perché é stretta, a doppio senso di marcia e senza guard rail ) che portava all’antica abbazia di Borzone. Il complesso monastico, unico nel suo genere in Liguria, risale al XII secolo, il felice connubio di pietra e mattoni, nonostante la povertà dei materiali, ci regala un senso d’armonia data dalle ritmate proporzioni del doppio ordine di archetti ciechi che si susseguono senza soluzione di continuità sino ad arrivare alla facciata, purtroppo afflitta da un restauro non consono. Vicino alla Abbazia é un’ imponente antica torre costruita in conci bugnati di arenaria, nella parte inferiore probabilmente nata come torre difensiva risalente all’epoca longobarda, (VI-VII secolo ), poi sopraelevata nel 1243, così come risulta da una lapide murata nel prospetto est che recita testualmente: ” MCCXLIIII abbas Gerardus de Cugurno natus fecit fieri has ecclesia et turrem” ( nel 1243 l’abate Gerardo nato a Cogorno fece costruire questa chiesa e la torre), gli interni della chiesa risentono dei dettami della controriforma, la volta a capriate non è più esistente sostituita da una volta a botte, dietro l’altar maggiore, il prezioso polittico di sant’Andrea del pittore Carlo Braccesco, di cui si hanno notizie nell’ultimo quarto del 400, non è più in loco, lo si può ammirare nel museo diocesano di Chiavari. Il luogo ispira serenità e pace, sedendovi sul sagrato potrete ammirare ai lati dell’ Abbazia due enormi cipressi che sembrano fare da silenziose sentinelle al luogo sacro, uno dei due, quello a sinistra del riguardante per capirci, ha la bellezza di 600 anni ……incredibile ma vero.

Abbazia di Sant’Andrea di Borzone