MIGLIAIA DI EX VOTO PER LA MADRE DI DIO

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La cima del monte Figonia, che sorge alle spalle di Genova nella valle del torrente Polcevera, era anticamente un terreno lasciato libero per i contadini del luogo che lì potevano fare fieno e tagliare legna, sulla cima era collocata una vecchia torre d’avvistamento che aveva la funzione di segnalare alle popolazioni del litorale l’ arrivo delle feluche dei pirati barbareschi provenienti dalla Corsica, qui nel 1640 un contadino di nome Benedetto Pareto, mentre si riposava dopo aver fatto fieno, vide un’ apparizione in cui una bellissima Signora gli disse d’ essere la regina del Cielo e gli indicò il punto nel quale costruire una cappelletta a Lei dedicata. Oggi il Santuario della Madonna della Guardia è uno dei luoghi dedicati alla Madre di Dio più famosi d’ Italia, la devozione nei confronti della Madonna, già molto radicata nei genovesi, si evidenzia in questo sito visitando le stanze degli ex voto in cui tantissime persone hanno voluto lasciare testimonianza di gratitudine nei confronti di Maria per grazie ricevute,  migliaia di cuori d’ argento furono fusi anni addietro e trasformati negli splendidi porta ceri   dell’altar maggiore.

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UN CAMINO MONUMENTALE PER ELEONORA DORIA E GIOBATTA GRIMALDI

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A Genova, nel salone principale  del Palazzo detto “della Meridiana” posto nell’omonima piazza costruito su commissione di Giovanni Battista Grimaldi e la sua sposa  Eleonora Doria nel settimo decennio del XVI secolo, fu costruito un imponente camino monumentale da Giovanni Battista Castello detto “il Bergamasco” la cui decorazione interna è costituita da una fascia di piastrelle  che si rifanno alla tradizione dei laggioni di matrice islamica, sull’opera sono presenti gli stemmi delle famiglie Grimaldi e Doria, i montanti sono costituiti da due telamoni antropomorfi desinenti nella parte inferiore con una zampa di leone, la  maestosa cimasa  ha al centro  Giove re degli dei che stringe nella sua mano destra una saetta ed ai lati due figure femminili.

UNA VILLA IN STILE TUDOR PER IL MARCHESE SERRA

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Nei dintorni di Genova, tanti anni or sono, vicino al rio Comago, sorgeva la villa Pinelli Gentile circondata da nove ettari di terreni agricoli, nel 1851 il marchese Orso Serra di ritorno da un viaggio londinese effettuato in occasione dell’Esposizione Universale, ispirandosi ai disegni di un cottage in stile Tudor tratto dall” Encyclopaedia of Cottage, farm and Villa Architecture” di J. C. Loudon, dopo aver acquisito la proprietà del complesso, fece ricostruire la villa  in stile neogotico con  un prospetto tricuspidato e con vicino una torre medioevale, i terreni circostanti furono ripensati come un parco all’inglese. La villa si specchia in un grande lago dando alla sua immagine un che di magico, mentre i cigni osservano distrattamente le persone che visitano questo posto incantevole apparentemente disattenti a tutto quello che li circonda.

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IL “DRAMMA ETERNO” DI MONTEVERDE

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Oggi 5 Giugno 2017 è l’ ultimo giorno della settimana dei cimiteri storici europei, a Genova nel cimitero monumentale di Staglieno, tra i tanti capolavori conservati, voglio ricordare il monumento funebre della tomba Celle realizzato da Giulio Monteverde  (1837 – 1917 )  in cui è evidente la carica “simbolista” voluta dare dall’artista a  questa sua scultura datata 1893. Il simbolismo fu un movimento culturale nato in Francia nel XIX secolo del quale Baudelaire pubblicò ” il manifesto “, gli artisti simbolisti cercavano di superare la pura apparenza delle cose trovando un legame tra il dato oggettivo e i sentimenti soggettivi, tentando così di ritrovare la spiritualità che esiste nella cruda realtà ma fa parte del regno dell’invisibile. Il gruppo scultoreo è intitolato “Dramma eterno” e si ispira alla contraddizione simbolista tra il bellissimo corpo femminile rappresentante la vita   che cerca di liberarsi dall’abbraccio del macabro scheletro velato che rappresenta la morte, non c’ è speranza di redenzione in quest’ opera ma solo la disperazione di dover accettare l’ ineluttabilità del destino che tocca ad ogni essere umano.