I RISSEU di CARTUSIA

La chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa di Rivarolo, la cui fabbrica iniziò nel lontano 1297, ha due chiostri, uno grande, che al suo tempo fu il più grande della Liguria ed uno più piccolo realizzato nel 1630 circondato da 32 colonne di stile toscano e caratterizzato da una splendida pavimentazione a ” risseu”. Risseu è una parola genovese che significa ciottolo ed i risseu sono una tipicità ligure che consiste nel realizzare una pavimentazione con ciottoli solitamente bianchi e neri che venivano posti sui sacrati delle chiese, dei monasteri e dei conventi; questi ciottoli, presi sulle spiagge e sui greti dei fiumi, venivano disposti in modo da formare disegni dei più vari, solitamente motivi geometrici o fitomorfi desunti forse dalle infiorate che venivano fatte per la solenne processione del Corpus Domini. La posa delle pietre era preceduta da un disegno sui pavimenti destinati ad accoglierli, le pietre venivano scelte con cura e poi poste sopra un fondo composto da malta di calce. Alla Certosa di Rivarolo questa splendida pavimentazione fu realizzata tra il 1572 ed il 1671, si estende per ben 720 metri quadrati lungo il perimetro del chiostro e si sviluppa in 36 riquadri incorniciati e decorati con motivi apparentemente astratti che avevano lo scopo di non distrarre i monaci e favorire la meditazione, in uno di questi é visibile la parola “CARTUSIA” cioè certosa che ricorda come questo complesso monastico sia stato realizzato per la benevolenza della famiglia nobile dei Di Negro che donò il terreno a Bozone priore generale della grande certosa di Grenoble. I certosini restarono in loco sino alla soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone nel1798 e la Certosa fu utilizzata prima come deposito di polveri e poi come ospedale militare, successivamente fu riaperta ed eretta a parrocchia passando al clero secolare. In alcuni punti questo bellissimo pavimento é danneggiato, speriamo che in un prossimo futuro venga restaurato e riportato alla sua primitiva bellezza.

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