A GENOVA ANCHE UNA MINESTRA E’POESIA

O MINESTRON

Scegli ‘a verdùa ciù fresca e profumà che nasce in primavèia: faxolin, tomate, fave, puisci, coi, succhin, quarche patatta a tocchi e lascia stà che bògge adaxo tutta ‘na mattin. Quando o l’é giusto de cottùa e de sà, versighe o pesto pronto in to mortà e remescia ogni tanto cian cianin. Caccia poi riso o pasta ‘n pò rezzènte e assàzza spesso in moddo da ese certo che a’ pasta reste ancon ciuttosto ao dente. Servilo intiepidio, pe’ avvèi successo, quando misso in tè xàtte ben coverto o forma ‘a pelle diventando spesso.

da ” I Sonetti” in genovese di Aldo Acquarone

Traduzione per i “Foresti ”

IL MINESTRONE

Scegli la verdura più fresca e profumata che nasce in primavera: fagiolini, pomodori, fave, piselli, cavoli, zucchini qualche patata a pezzi e lascia che stia a bollire lentamente tutta una mattina. Quando é giusto di cottura e di sale, mettici il pesto preparato nel mortaio e rimescola ogni tanto pian piano. Butta poi riso o pasta che tenga la cottura ed assaggia spesso in modo da esser certi che la pasta resti ancora piuttosto al dente. Servilo tiepido, per aver successo, quando messo nelle scodelle ben coperto forma la pelle diventando spesso.

nella foto ” O Minestron con o Scucuzzon ” (*)

(*) Lo Scucuzzon deriva forse il suo nome dal cuscus arabo, é una pasta corta a forma sferica di grano duro tipica del genovesato.

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