SANTA MARIA DI CASTELLO

Molti anni or sono e più precisamente nell’alto medio evo, quando l’impero romano d’occidente era crollato sotto la spinta delle orde barbariche nel 476 dopo Cristo, a Genova c’erano due cattedrali, una invernale ed una estiva. Quella per l’estate fu costruita nel punto più protetto della città, il cosiddetto “castrum” e da questo mediò il suo nome Santa Maria di Castello. Questo tempio fu la prima chiesa genovese dedicata alla Madonna, le prime notizie della chiesa risalgono al VII secolo, ma di questa prima costruzione restano poche testimonianze, perché l’edificio venne ricostruito nel secolo XI e poi nel secolo XIII. La chiesa venne posta in cima alla collina rispetto alla città vera e propria la “civitas” che si estendeva ai suoi piedi, perché più difendibile, stante che, specialmente nella buona stagione, le scorrerie degli arabi erano all’ordine del giorno, a quel tempo non avevano bisogno di scafisti, di O.N.G. ne di Medici senza Frontiere …arrivavano con le loro veloci feluche mettendo a ferro e fuoco le città, depredando e riducendo allo stato di schiavitù la popolazione inerme. All’esterno questo tempio non entusiasma più di tanto, dato che il restauro ottocentesco della facciata, a mio avviso, non le rende merito, ma all’interno é un vero e proprio scrigno di tesori e di sorprese quali ad esempio il crocifisso sagomato a ipsilon, che per tradizione si dice sia stato portato dalla Terra Santa al tempo delle crociate. Questo crocifisso fu così venerato che venne anche affrescato sulle pareti del convento adiacente alla chiesa rivolte verso il mare, cosicché ogni marinaio genovese in partenza ne percepiva la benedizione.

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