
Passeggiando per i caruggi del centro storico di Genova s’incontrano capolavori grandi e piccoli, molte volte la mancanza di tempo ci porta a correre ed a non accorgerci del bello che ci circonda, a me, per esempio é capitato di attraversare la zona dei Macelli di Soziglia e di non aver mai notato un piccolo caruggio dal nome emblematico il ” Vico della Speranza “. Alla mia, lasciatemelo dire, veneranda età di oltre 75 anni, ho smesso di correre e quando passeggio per la nostra Genova, mi soffermo a guardare ed a riflettere sulle cose, il ” Vico della Speranza”, prende il nome probabilmente da una statua della Vergine Maria inserita in una sontuosa edicola d’epoca tardo barocca. La devozione nei confronti della Madre di Dio fu sempre fortissima da parte dei genovesi, molto prima che l’Immacolata fosse eletta regina di Genova nel 1637. L’edicola sacra che contiene la Madonnina, statua purtroppo non l’originale finito chissà dove, ha un drappeggio forse in marmo dipinto d’azzurro che mette in bella evidenza il tabernacolo avente un angelo stilizzato a destra ed a sinistra con la parte desinente verso in basso costituita da un ricciolo rivolto verso l’interno, al di sotto del quale possiamo leggere una scritta : “AVE MARIA ERE ABITANTIUM IN HOC VICULO” che ci fa sapere orgogliosamente che sono gli abitanti di questo vicolo gli artefici di questa santa edicola datata 1789, proprio pochi anni prima della fine della gloriosa Serenissima Repubblica Genovese.