Un Fastigio del “Barocco” che più barocco non si può

Girovagando per il centro storico di Genova, arrivati a ” Campetto “, si può ammirare lo splendido palazzo del Melograno realizzato alla fine del ‘500, appartenuto prima agli Imperiale, poi ai Sauli, ai De Mari ed infine ai Casareto i quali lo vendettero ad una società che in parte lo adibì ad uso commerciale; fu così che in questo avito palazzo si installò prima un UPIM e poi un OVS. Al piano terreno si può ammirare circondato da reggiseni, camicie da notte e mutande un bellissimo ninfeo realizzato in marmo bianco di Carrara nella seconda metà del XVII secolo da uno dei più talentuosi scultori genovesi Filippo Parodi ( Genova 1630 – 1702 ). Filippo da ragazzino fu avviato al mestiere di bancalaro ( falegname ) diventando in poco tempo bravissimo nell’arte dell’intaglio, a soli 25 anni si recò a Roma dove s’ incantò nel vedere le opere scultoree del Bernini, stette a Roma per sei anni quindi ritornò a Genova dove conobbe lo scultore francese Pierre Puget che realizzò per la famiglia Sauli grandi statue per la loro basilica a Carignano, questo incontro fu determinante per la sua definitiva formazione e la sua poetica come si evince guardando questo ninfeo rappresentante un gigantesco Ercole che sconfigge L’Idra di Lerna. Filippo Parodi s’impossessò dello stile barocco e lo fece suo lasciandoci tanti capolavori. Dovete sapere però che “Barocco ” all’inizio non fu semplicemente il nome dato ad uno stile artistico, ma fu usato in senso dispregiativo, infatti la parola “Barocco ” deriva dal portoghese “Barroco ” che significa una perla imperfetta, la parola “Baroque ” in francese significa stravagante, fuori dai canoni tradizionali ed ancora sinonimo di un gusto pesante, enfatico, ampolloso, prolisso e chi più ne ha più ne metta. Oggi per ” Barocco” intendiamo riferirci ad uno stile nato a Roma per celebrare i fasti della Chiesa Cattolica in contrapposizione con la riforma Luterana i cui maggiori esponenti furono Berrettini, Bernini e Borromini, però con l’accostamento dell’Ercole di palazzo del Melograno con i reggipetti mi pare che siamo prepotentemente tornati alla sua prima definizione.

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