Le Catene di Porto Pisano

Nel centro storico di Genova, in piazza Sarzano che nel medioevo fu teatro di giostre di cavalieri, é l’ingresso del Museo della Scultura Ligure e non solo…. Attualmente é visitabile solo in parte, perché si sono resi necessari lavori di straordinaria manutenzione non più procrastinabili. Nell’antica chiesa sconsacrata di sant’ Agostino, facente parte del museo, é visibile questo rilievo preso da una casa demolita di Vico dritto Ponticello angolo via dei lanaioli, é un rilievo commemorativo della presa di Porto Pisano da parte dei genovesi, realizzato in marmo bianco apuano recante la data del 1290. Nel rilievo sono facilmente identificabili le poderose catene che chiudevano il porto impedendone l’accesso ai vascelli nemici. Ritorniamo un momento indietro nel tempo, Pisa e Genova non perdevano un’occasione per darsele di santa ragione, sino ad arrivare alla battaglia della Meloria nel 1284 quando la flotta genovese sconfisse quella pisana. Interessante a tal proposito lo scritto di Mariano Bargellini del 1869 che recita testualmente: ….I Genovesi, poiché si videro contro lor voglia trascinati ad una lotta mortale, messo da parte ogni pensiero di conciliazione, attesero a prendere tutti quei provvedimenti che credettero migliori ad ottenere un successo completo……Nella città era immenso il desiderio di fiaccare l’audacia dei pisani: fu proibito ai reduci di sbarcare, poste in ordine le galere che si trovavano nel porto disarmate, le ciurme, nonché mancassero, soverchiavano, poiché la popolazione di fuori e di dentro (le mura ) entusiasmata si affollava per imbarcarsi. Avanti che lo stesso giorno terminasse , ottantotto galere .parte della città, parte delle riviere, ed otto panfili, navi leggere usate per messaggi, erano pronte a far vela sotto il comando di Oberto Doria, capitano del popolo…. Sappiamo come andò a finire, La flotta pisana fu in gran parte distrutta e pochi riuscirono a fuggire, anche il loro comandante Alberto Morosini fu ferito da un balestriere e catturato, tuttavia le galere genovesi, stracariche di prigionieri e di bottino, fecero vela verso Genova e solo dopo qualche anno attaccarono Porto Pisano riuscendo, con uno strattagemma, a spezzare la grande catena che impediva l’accesso al porto che fu interrato e da quel momento il declino di Pisa fu segnato. Le Catene furono prese dai genovesi ed appese come trionfi alle porte della città, solo nel 1860 furono restituite a Pisa come segno di fratellanza per la nascita del nuovo Regno d’Italia, in fondo dopo 570 anni ci si poteva mettere una pietra sopra alle inimicizie del passato.

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