
La pittura di paesaggio a Genova nel XVII secolo ebbe Antonio Travi detto ” il Sestri ” come uno dei massimi esponenti di quest’arte ritenuta a torto minore rispetto a quella di “Storia”, ma é nel XVIII secolo che questo genere pittorico si afferma alla grande nella nostra città con Carlo Antonio Tavella ( Milano 1668 – Genova 1718). Il Nostro nacque a Milano da genitori Genovesi, cominciò a lavorare giovanissimo, prima nella bottega del Merati e poi da Jan Grevenbroech che lo instradò verso la pittura di paesaggio, poi, per studiare ed arricchire il suo saper fare, viaggiò in Emilia e Toscana, ma la svolta alla sua poetica sicuramente gliela diede Pieter Mulier il giovane detto Cavalier Tempesta, che lui ebbe occasione di conoscere a Milano dove dipingeva per i Borromeo ai quali era particolarmente affezionato stante che l’avevano aiutato ad uscire dalle prigioni genovesi dove languiva da parecchi anni per aver fatto assassinare la moglie. Il Tempesta influenzò tantissimo il suo stile, tanto che talvolta non é facilissimo distinguere l’uno dall’altro, tuttavia nelle figurette che popolano i suoi paesaggi si notano delle differenze, il Tempesta é più preciso nel definirle, mentre quelle del Tavella sono per lo più realizzate con pennellate veloci, sintetiche e lievemente tortuose. Questo artista lavorò soprattutto a Genova dove visse per tutta la sua vita ed a Genova vidi questi due capolavori in una collezione privata, dipinti realizzati nella sua piena maturità artistica e databili alla fine del primo ventennio del XVIII secolo.
