
A Genova, all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso, nella mitica Sottoripa, c’era un localino ed ancora c’é che si chiamava “Gran Chianti”, uno, se non il primo, a servire solo panini e vino. Il locale é piccolo e si mangiava rigorosamente in piedi, dato che spazio per sedie e tavolini non ce n’era, la varietà dei panini che si potevano richiedere era veramente considerevole, si spaziava dallo speck con il burro di malga alla porchetta romana, dal prosciutto della Foresta Nera al vitello tonnato , dall’arrosto di vitello con lattuga alla “Cima alla genovese “, dal salame di Sant’Olcese ai coglioni di mulo ( questi non ho mai avuto il coraggio d’assaggiarli , anche se sapevo che era un salume chiamato così per la sua caratteristica forma); verso il mezzogiorno, una folla eterogenea formata da ragazzi, impiegati, portuali e turisti ( a quel tempo pochi ), si metteva ordinatamente in fila aspettando il suo turno per mangiare l’agognato panino ch’era sempre croccante perché appena sfornato, nessuno cercava di fare il furbetto per guadagnare qualche posizione, ne spingeva, ma tutti guardavano la piccola vetrina posta sulla strada pensando a quale panino si sarebbero fatti fare. Il locale ancora c’é, da molto tempo ha cambiato nome adesso di chiama “Gran Ristoro ” e forse il nome è più appropriato.
Nel 74 lavoravo in un ufficio Sottoripa. Lo ricordo bene e ci ho mangiato spesso. Mangiavo anche,in pausa pranzo,in una piccola trattoria con lunghi tavoli di legno,si chiamava LE TRE FINESTRE. Ottimo e abbondante cibo. Ricordo ancora il sapore dei loro budini fatti in casa. Chissà se esiste ancora. Era oltre i portici sulla sinistra.
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