La villa Durazzo Pallavicini, realizzata a Pegli (GE) per il marchese Ignazio Pallavicini nella metà del XIX secolo, è considerata uno dei parchi romantici più belli del mondo, fu concepita da Michele Canzio, scenografo del teatro Carlo Felice di Genova, come un’opera teatrale, il visitatore attraversandola compie un viaggio iniziatico che lo porta alla fine a raggiungere ” Il Paradiso “, qui è il regno di Flora e dei suoi giardini. La dea Flora è intesa come la divinità madre dell’ordine del mondo ed è rappresentata da una statua che sembra librarsi sopra i fiori collocata al centro del ” Viridario” che è il giardino personale della dea, dove essa coltiva le sue piante d’inverno per assicurare la continuità della vita sulla Terra. La dea Flora, immaginata come una silfide alata, fu realizzata dallo scultore Giovanni Battista Cevasco ( Genova 1817 -1891 ) esponente della corrente naturalista, artefice anche delle statue della primavera e dell’estate che si trovano poco distante.
Statua allegorica dell’ estate