LA RAPPRESENTAZIONE DELL’ANIMA IN 3D

“Dal Miele il mio nome”, così recita la scritta in latino posta in alto sullo stemma del comune di Mele. Le origini di questo piccolo comune posto nel ponente di Genova, si perdono nella notte dei tempi, in gran parte legate all’antica produzione della carta. Documenti ufficiali che comprovano l’esistenza d’una comunità rurale a Mele risalgono al XIII secolo, oggi il comune, meta di scampagnate domenicali, é famoso per la vicinanza con il santuario di N.S. dell’Acquasanta, per una trattoria dove si possono gustare ottime specialità genovesi e per la chiesa dedicata a sant’Antonio abate, nonché all’annessa “Casaccia ” (oratorio) ed al suo sacello che custodisce uno dei più grandi capolavori di scultura lignea d’Italia : la macchina processionale di Sant’Antonio che assiste al transito di San Paolo eremita, acquistata dai Melesi nel 1874 dall’ oratorio della Confraternita di sant’Antonio e san Paolo detta “dei Birri (sbirri ) ” in via Giulia ( ora via XX Settembre ) non più esistente. La maestosa cassa processionale realizzata da Anton Maria Maragliano ( Genova 1664 – 1739) nel primo decennio del ‘700, ha un peso di circa 10 quintali, per portarla in processione occorrono 16 uomini di forte costituzione fisica, i cosiddetti ” camalli d’a cascia ” ed é, a detta del Ratti, pittore e biografo degli artisti del suo tempo, ” la miglior opera che sia uscita dagli scalpelli del Maraggiano “. Il gruppo scultoreo rappresenta Sant’Antonio Abate che contempla san Paolo eremita ormai morto con due leoni che gli scavano la fossa, mentre la sua anima viene portata in cielo dagli angeli. Spettacolare e meraviglioso il contrasto tra il vecchio anacoreta vestito con una rozza tunica e la sua giovane bellissima anima rivestita con un prezioso drappo di tessuto. Sappiamo da più fonti che Il Maragliano realizzava i suoi gruppi scultorei da disegni dei Piola, ma una cosa é il disegnare una scena ed altra cosa, ben più complessa, è quella di realizzare il progetto in 3D e qui, a mio avviso, questo artista ha superato se stesso.

Dedicato ad Andrea Lamberti, cittadino melese, un eroe del nostro tempo.

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