
Nelle sue “Vite de’ pittori , scultori ed architetti genovesi” del Soprani stampato nel 1674 si legge che il pittore genovese Giuseppe Badaracco ( 1588-1657 ) ebbe quattro figli di cui due furono pittori, uno a Roma e l’altro a Genova, “…..quest’ultimo ha nome di Gio Raffaello, giovine, che per la bell’indole fua ci fa fperare un’ottima riuscita, e nell’intraprendere la profeffione , e in ogni altro genere di virtù”. Il Nostro, allievo prima di Andrea Ansaldo e poi di Bernardo Strozzi, ricevette probabilmente i primi rudimenti sulla pittura dal padre che però morì quando lui aveva solo 9 anni, essendo nato a Genova nel 1645 dovette faticare parecchio per affermarsi come acclarato artista in una città dove la bottega di “Piola” la faceva da padrone, sia per le opere laiche come per quelle a tema religioso, tanto che Gio Raffaele , per far emergere il proprio talento, dovette andare a Roma, dove nella bottega del Maratta e di Pietro da Cortona raggiunse la sua maturità artistica, il “cortonismo” resta indubbiamente una componente del suo stile che non abbandonerà mai più e che lo contraddistingue dallo stile dei suoi contemporanei genovesi. Quello di Gio Raffaele é uno stile barocco elegante e non chiassoso secondo la Orlando , sa essere didascalico quando serve, ma sa anche dar prova di un brio pittorico sostenuto da un solido mestiere. Il dipinto rappresentato nella fotografia rappresentante un’ Estasi di santa Teresa d’Avila, olio su tela avente dimensioni di cm. 145 x c. 107,5 fu dipinto probabilmente intorno al 1685 quando Badaracco fu incaricato di realizzare il ciclo dei dipinti dell’oratorio di Coronata. L’opera, facente parte d’una prestigiosa collezione privata genovese, é in vendita, se interessati all’acquisto potete andarlo a vedere a Genova nell’ atelier di restauro di Nino Silvestri in Santa Maria in via Lata. Mauro Silvio Burlando