LA GALLERIETTA DI PALAZZO REALE

galleria della cappella

In Genova, a metà della via Balbi si trova uno dei più bei palazzi nobiliari della città, appartenuto ai Balbi che lo fecero costruire verso la metà del XVII secolo e poi alla famiglia Durazzo che lo acquisì alla fine del ‘600,  infine fu acquistato dai Savoia nella prima metà del XIX secolo per adibirlo a sede di rappresentanza, da quel momento fu detto “Palazzo Reale”. In questa splendida dimora, oggi museo, si possono ammirare ambienti che hanno resistito ai danni inferti dalla guerra e  dal tempo e che ci fanno capire quanta ricchezza dovesse albergare nel patriziato genovese, c’era un detto antico che diceva l’oro d’America passa dalla Spagna e poi viene sepolto a Genova.  Nel Palazzo Reale c’è un ambiente che veniva chiamato la ” Gallerietta ” per distinguerla dalla splendida “Galleria degli Specchi”, oggi prende il nome dalla piccola cappella a cui si accede dalla galleria. Da questo ambiente centrale si dipartono le  due ali simmetriche del palazzo, gli arredi sono una indovinata fusione tra quelli secenteschi dei Balbi e quelli settecenteschi riferibili ai Durazzo. L’ affresco della volta fu realizzato nel 1654 dal pittore genovese Giovanni Battista Carlone (1603 -1680) rappresenta Giove, il re degli dei dell’Olimpo, che invia sulla terra Astrea che, secondo la mitologia greca, era una dea rappresentante la giustizia scesa dal cielo con sua sorella Pudicizia nell’età dell’oro; nell’ età del bronzo, disgustata da come gli uomini si comportavano, ritornò in cielo insieme a sua sorella ed oggi la possiamo vedere nelle notti stellate nella costellazione della Vergine. Fosse stata inviata sulla terra  ai nostri giorni probabilmente non avrebbe neppure disfatto le valigie e se ne sarebbe tornata da Giove alla velocità della luce.

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