Mazone al Santuario di N.S. del Monte

Dopo il sacco di Genova del 935 d.C., perpetrato dai saraceni che avevano messo a ferro e fuoco la città, su di un monte che domina la parte orientale di Genova, i genovesi in fuga scorsero una luce straordinaria che fu interpretata come un buon augurio. Alcuni anni dopo i genovesi vollero consacrare questo monte all’ Assunta edificandovi sulla sommità una cappella che custodiva una immagine della Vergine. Questa cappelletta nel 1183 fu demolita ed in sito fu costruita una nuova chiesa ed un monastero da parte dei monaci dell’abbazia di Santa Croce di Mortara. Nel XV° secolo il complesso religioso fu abbandonato dai Mortariensi ed andò presto in rovina, a questo punto arrivarono i Francescani che sulle macerie della chiesa primitiva ne costruirono una più ampia a tre navate ed un nuovo convento. Nei primi anni del XVII° secolo ebbe inizio la costruzione del Tempio oggi esistente terminato nel 1658 in forme barocche. Tra le tante opere d’arte custodite nel santuario si può ammirare il polittico dell’ Annunciazione e santi che recentemente é stato attribuito quale opera giovanile del pittore Giovanni Mazone ( Alessandria 1433 – Genova 1511 ), questo maestro possedeva una fiorente bottega a Genova nella contrada di San Siro e pur essendo un artista di primo piano al suo tempo, il “Rinascimento ” e più tardi il ” Manierismo ” lo fecero presto dimenticare, le sue opere furono trascurate, disperse, smembrate e talvolta irrimediabilmente perdute, solo dopo molti secoli lo storico Alizeri dichiarò che il Mazone fu un artista di primo piano nella seconda metà del 400, pittore che talvolta esercitava anche la professione di intagliatore e scultore, peraltro arte assai diffusa tra i pittori dell’epoca, per esempio per costruire le cornici ai loro dipinti, cornici talvolta monumentali e veri e propri capolavori d’intaglio, perché le cornici, a quel tempo, non erano considerate semplici raccordi spaziali ma parti integranti del dipinto stesso.

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