A Genova, dalla Porta Tenaglia, conosciuta da tutti come Porta Siberia, le possenti mura cinquecentesche poste a difesa della città proseguivano verso sud prendendo il nome di ” Mura di Malapaga “, furono chiamate così dalla vicina prigione costruita nel 1269 dove vennero rinchiusi i debitori insolventi. Per questi carcerati era stato pensato un suplizio molto speciale: i malcapitati venivano chiusi in una gabbia con le terga esposte, gabbia che veniva innalzata in alto e quindi fatta cadere sopra una piastra d’ ardesia, da qui il detto genovese: ” Mandà a da do cù in ciappa” che trasformato in italiano potrebbe tradursi con: “essere messo con il c… per terra “