Il 2 Gennaio dell’ anno del Signore 1547, i Fieschi, potentissima famiglia genovese, capitanati da Gian Luigi Fieschi, capo della casata, ordirono una congiura contro i loro rivali Doria che li avevano messi in ombra, nelle ore serali repentinamente furono occupate le porte della città e la Darsena dove erano ancorate le galee della famiglia rivale, Giannettino Doria, erede della dinastia designato da Andrea, fu ucciso da un colpo d’ archibugio non lontano dal palazzo di Andrea Doria, il fattore sorpresa si rivelò determinante e i seguaci dei Doria stavano per soccombere quando accadde l’ ineluttabile: nel’ attraversare la passerella che conduceva alla galea ammiraglia, Gian Luigi Fieschi cadde in mare e, trascinato dal peso dell’ armatura, andò a fondo come un incudine affogando in poco più di due metri d’ acqua, privati del loro capo, i Fieschi furono sopraffatti dai Doria e la congiura fallì miseramente. La Vendetta d’ Andrea fu terribile tutti i capi della casata meno uno furono impiccati, il corpo di Gian Luigi fu lasciato lì dove era caduto sott’ acqua per diversi mesi a far pasto ai pesci, tutte le proprietà dei Fieschi vennero confiscate e le loro case distrutte compresa quella magnifica che possedevano in cima al colle di Carignano, la furia vendicatrice d’Andrea Doria si fermò solo davanti alla chiesa gentilizia della famiglia rivale intitolata a S.Maria in via Lata ed ancora oggi è lì con le sue antiche pietre a parlarci d’ un congiurato sfortunato.