genovacittasegreta in Senza categoria 21 aprile 2021 322 parole UNA GALLERIA PIENA DI RICORDI Il 26 Luglio 1874 il Municipio di Genova dichiarò di pubblica utilità il progetto per la costruzione d’una galleria che unisse l’ingresso del teatro dell’opera Carlo Felice alla piazza Corvetto che, per la verità, ancora non esisteva. Per rendere fattibile il progetto fu necessario non solo lo sbancamento d’una parte della collina di Piccapietra e lo sterro d’un tratto del parco dell’ Acquasola, ma anche la totale distruzione di due chiese, quella dedicata a San Sebastiano con annesso convento e quella di San Giuseppe con l’annesso conservatorio, la cui memoria resta in sito nei toponimi. Galleria ” Mazzini ” nacque dunque come una strada pedonale con una copertura di vetro e metallo, posta tra due file di palazzate parallele alla via Roma, l’ingegnere progettista della struttura fu Giovanni Argenti che la concepì come un ” passage de Paris” , sua caratteristica peculiare fu d’avere negozi alla moda e bellissimi locali, soprattutto caffè e ristoranti eleganti come il “caffè Roma” ed “Il Viennese ” centro d’aggregazione di artisti, poeti ed intellettuali. Oggi la galleria Mazzini é una pallida sinopia di quello che era e rappresentava, un restauro iniziato in tempi biblici e mai terminato la avvilisce e la carenza d’illuminazione la rendono cupa e triste, eppure io ricordo che ancora negli anni ’60 del secolo scorso era ancora bella, c’era la boutique Liz, Guido Oliva con i suoi francobolli rari, Bertani con i suoi splendidi mezzeri, Savinelli con le sue pipe capolavoro, Ettore Paganello con i vestiti di Simon Akerman, l’ Abolaffio signora della moda al femminile, Cabib con i suoi bei tappeti e tanti altri che non sono più, era un posto così bello da ispirare poesie come quella di Aurelio Valesi che scriveva nel 1969:Mia cattedrale laicatu Galleria Mazzinitrovavo i miei confininelle tue opacità.Sotto le tue vetratecercavo un dio sicuroil mio domani oscuroperdeva la sua età.Ai tavolini fuorianche quando pioveva,la verità sapevala nostra verità.Sei stata una memoriadi giorni non vissutisognati e non avuti:piccola eternità. Condividi:FacebookAltroTwitterLinkedInWhatsAppMi piace Caricamento... Correlati