Giove, il re degli dei, è risaputo, non era molto fedele alla moglie Giunone, quando vedeva una bella figliola, ne combinava di tutti i colori per conquistarla, e per evitare l’ ira della gelosissima moglie, si trasformava in nuvola, pioggia dorata, giovenca, cigno etc. etc. Dall’ amore di Giove, che s’ era trasformato in cigno, per Leda nacquero due gemelli Polluce e la bella Elena. Questa favola mediata dalle “Metamorfosi ” di Ovidio ispirò questa scultura marmorea collocata al secondo piano nobile del museo di palazzo Rosso di Genova, realizzata nel 1707 dallo scultore Bernardo Schiaffino ( Genova 1678 – 1725 ). Questo capolavoro in marmo costituisce il prologo d’ una narrazione che interessa l’ intero ambiente detto della “Grotta” in cui sono dipinti gli episodi più significativi che narrano le origini mitiche di Roma.