
Prima che Gian Luigi Fieschi ordisse la famosa congiura per liberare la città di Genova dallo strapotere dei Doria, la famiglia nobile dei Sauli, residente sulla collina di Carignano, usava la chiesa dei Fieschi , da loro poco lontana, per assistere alla celebrazione della messa domenicale, orbene, un giorno una dama Sauli mandò ai Fieschi un valletto chiedendo che ritardassero la funzione religiosa perché non era ancora pronta per uscire e pare che i Fieschi le abbiano risposto: ” Se vuoi fare i tuoi comodi costruisciti una chiesa per conto tuo”. Pare che da questo sgarbo sia nata l’iniziativa da parte dei Sauli di costruire una basilica che, con la sua magnificenza, avrebbe fatto crepare d’invidia quei maleducati dei Fieschi. Per il progetto fu incaricato Galeazzo Alessi da Perugia, i lavori iniziarono nel 1552 e si protrassero per molti anni, per la sua realizzazione furono spesi più di 100.000 scudi d’oro, grandi artisti dell’epoca, furono chiamati per abbellirla e tra questi un pittore emiliano Giovan Francesco Barbieri più noto con il suo soprannome ” Guercino ” ( Cento 1591 -Bologna 1666) che dipinse una pala d’altare con uno splendido San Francesco. Risultando la pala troppo piccola per il sito dove doveva esser posta, fu chiamato il pittore genovese Domenico Piola per dipingere gli sfondi, all’attento osservatore non può sfuggire questa extension che peraltro fu realizzata con rara perizia.