Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino o il prete genovese nacque a Genova da una famiglia indigente nel 1581, aderì all’ età di soli 17 anni all’ ordine dei frati cappuccini non per vocazione ma per bisogno, nel 1625 fu accusato di pratica illegale della pittura e messo in carcere per tre anni, dopo di che fu rinchiuso in un convento dal quale non poteva uscire, con uno stratagemma riuscì a fuggire trovando asilo e protezione a Venezia dove le locali autorità, di fronte alle pressanti richieste di estradizione portate avanti dai genovesi, risposero “PICCHE “. Il Soprani nel 1768 nella sua “delle vite de’ pittori genovesi… ” bene evidenzia la rabbia impotente dei suoi superiori : ….usarono costoro ogni arte, ed industria, per riavere il fuggitivo.Ne fecero diligenti ricerche, ricorsero a tribunali, spedirono esploratori a rintracciare di lui: ma tutto indarno; acciocché egli ritiratosi in casa d’ un amico fu da costui tenuto in luogo d’ asilo; e poscia occultamente imbarcato per Venezia, dove giunto con efficaci lettere di raccomandazione, anche allora evidentemente non se ne poteva fare a meno (*), trovò protettori potenti, che lo assicurarono da ogni molestia…
Nella foto la bella Madonna orante di Bernardo Strozzi che è custodita a Genova nel museo di Palazzo Spinola in Piazza Pellicceria.
(*) nota di chi scrive