Questa grande scultura realizzata in marmo bianco nel’ ultimo quarto del XV secolo attribuita a Giovanni Gagini ( 1449 c. – 1506 c. ) che fu uno degli artisti d’ origine lombarda attivi a Genova nella seconda metà del 400, era la lastra tombale del monumento funebre, oggi smembrato, di Lazzaro Doria, importante personaggio pubblico e mercante che doveva la sua agiatezza al’ allume. Nel Medioevo, l’ allume era un prodotto molto importante di cui la Repubblica di Genova aveva una sorta di monopolio, grazie al fatto di possedere in Anatolia una colonia a Focea che disponeva di grandi riserve minerarie di questo prodotto, in pratica l’ allume, che è un sale misto di alluminio e potassio, veniva usato come fissante nei colori dei tessuti e nella concia delle pelli, in medicina veniva usato invece come emostatico. La statua, che in origine era collocata in una cappella nella Certosa di San Bartolomeo di Rivarolo, oggi è conservata nel museo di Storia medioevale di Sant’ Agostino di Genova.