CIAETI (chiacchere) PERICOLOSI

supremi-sindicatori

Se a Genova visiterete il Palazzo Ducale ( oddio dovrebbe chiamarsi Dogale dato che era il luogo dove risiedeva il Doge, suprema autorità della Serenissima Repubblica di Genova ), entrando nel Palazzo dall’ingresso posto in Piazza De Ferrari, prima del grande atrio voltato progettato dal Vannone alla fine del XVI secolo, vi troverete nel ” Cortile Minore ” realizzato a cielo aperto, qui incastonato nella parete di sinistra vedrete una specie di buca per le lettere con scritto sopra :” Avvisi alli Illustrissimi Supremi Sindicatori “, cosa serviva?  ebbene chiunque poteva scrivere una lettera firmata o anonima denunciando delitti veri o presunti, anche se non direttamente a conoscenza dei fatti, il tipico modo di dire dei genovesi  m’ han vouxou dì  ( ho sentito dire in giro ), così gli armigeri venivano inviati a casa del denunciato, lo accompagnavano nel palazzetto criminale o alla torre Grimaldina dove c’ era un locale chiamato “Examinatorio” qui il malcapitato veniva coscienziosamente torturato dai giudici ( sempre forestieri per garantire l’ imparzialità del giudizio ) fino alla piena confessione, che, dopo mezzora di “corda “(*) arrivava puntualmente.

(*) La ” Corda ” consisteva nel legare le braccia del’ imputato dietro la schiena con ai piedi dei pesi più o meno gravi   ed alzare il corpo di strappo a qualche palmo da terra.

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