La Villa Durazzo Pallavicini a Pegli ( Genova ) è giustamente famosa per il suo parco che il marchese Ignazio Pallavicini fece progettare dallo scenografo del teatro Carlo Felice Stefano Canzio, i lavori si protrassero per sei anni dal 1840 al 1846 e realizzarono un’ opera considerata uno dei più bei giardini romantici ottocenteschi, un parco concepito come un’ opera teatrale in tre atti con un prologo introduttivo ed un epilogo, ogni atto è composto di quattro scene composte da architetture, torrenti, fontane, laghetti, piante esotiche ed autoctone, scelte una per una per le loro caratteristiche compositive o evocative, si passa da luoghi ombrosi ed inquietanti ad altri sereni e luminosi, da scenografie neoclassiche ad ambientazioni medioevali ed esotiche, vivendo un racconto che porta ad un unico filo conduttore. Nel primo atto si invita il visitatore ad abbandonare le preoccupazioni quotidiane per immergersi nella natura, nel secondo atto viene rappresentata la storia rievocando eventi ispirati al mondo cavalleresco medioevale, il terzo atto è quello della purificazione, attraverso una grotta che rappresenta gli inferi si arriva alla scenografia del lago grande che rappresenta il “Paradiso ” che dovrebbe essere il fine ultimo della nostra esistenza.
Un ringraziamento alla signora Sara Caprini e all’ ” Arco di Giano ” che mi hanno fornito le belle foto pubblicate in questo post