Nel cimitero monumentale di Staglieno di Genova nel settore A, contraddistinta dal numero 25, vi è la tomba della famiglia Carpaneto per la quale Giovanni Scanzi realizzò nel 1886 questo gruppo statuario. Lo Scanzi nato a Genova nel 1840 fu allievo alla Accademia Ligustica di Santo Varni e la maggior parte delle sue sculture si trova proprio in questo cimitero dove le famiglie più facoltose di Genova gli commissionarono i loro monumenti funebri. Per i Carpaneto realizzò questo splendido angelo nocchiero che sul piedistallo del monumento ha un’epigrafe che recita testualmente: ” Avventurato chi nel mare della vita ebbe nocchiero si fido “. Nel 1893 l’ imperatrice d’ Austria Elisabetta ( Sissi per gli amici ) restò a lungo a contemplare questa scultura ammirandone la perfezione formale ed alla fine fece ricopiare l’ epigrafe sul suo taccuino cosa che però non gli portò fortuna, pochi anni dopo nel 1898 mentre stava passeggiando lungo le sponde del lago di Ginevra fu assassinata da un anarchico italiano che la uccise con una lima colpendola al cuore.