Nel centro storico di Genova vicino alla splendida piazza della Nunziata ed alla porta turrita che consentiva l’ accesso alla città medioevale da ponente, vi è un oratorio che la gente del popolo chiama di Santa Sabina, in realtà il suo nome vero derivò dal fatto che in questo oratorio si riuniva la Confraternita “Della Morte ed Orazione” . Federico Alizeri descrive nei suoi scritti perché diverse persone diedero origine a questa “Compagnia” che all’ inizio ebbe la missione di seppellire per carità i cadaveri degli schiavi, la data della sua fondazione può farsi risalire al 1587, anno in cui l’ arcivescovo Sauli ne approvò la costituzione. In breve tempo il numero degli iscritti crebbe così che la Confraternita poté ampliare i suoi ” Pietosi Uffizi “, che non si limitarono più a dare degna sepoltura agli schiavi ed ai poveri ma cercarono anche di soccorrerne le famiglie alleviandole dallo stato di miseria in cui versavano. L’ oratorio fu costruito nel quarto decennio del XVII secolo sopra un’ area comprata dal priore della chiesa di Santa Sabina oggi sconsacrata ed adibita a sede d’ una agenzia della banca CARIGE di Genova.