Quelli che sono di Genova sanno che questa villa straordinaria fu concepita come un’opera teatrale, nella seconda scena del terzo atto si arriva alla fine d’un viaggio iniziatico, questa del lago grande è la scenografia più complessa del parco di villa Pallavicini, rappresenta il Paradiso al’ interno del quale sono traghettate le anime dopo la catarsi che una volta avveniva negli inferi rappresentati da grotte, ora non più accessibili, che i visitatori dovevano attraversare passando così dal buio alla luce. Al centro del lago c’è un tempietto di Artemide, la Diana dei romani, rappresentante la divinità del luogo, sulle rive si trovano un ponte romano che rappresenta l’ occidente, un chiosco turco che rappresenta il medio oriente, la pagoda cinese che rappresenta l’oriente e un obelisco che ci fa pensare alla Africa. Tutto ciò per unire le varie etnie umane della terra attorno alla divinità. Per chi ama le passeggiate, questo è il tempo giusto per andare a Villa Pallavicini perché è il periodo di fioritura delle camelie.