Nell’anno del Signore 1637, il doge di Genova, alla presenza del cardinale Gio Domenico Spinola, durante una funzione solenne celebrata nella cattedrale di San Lorenzo, consegnò alla Madonna i simboli del potere temporale della serenissima Repubblica e cioè la corona, lo scettro e la croce degli Zaccaria ( oggi conservata nel museo della cattedrale), da quel momento Genova divenne una monarchia seppure ci permettiamo di dire solo spiritualmente. Perché venne fatto ciò? Ebbene c’erano delle ragioni politiche che consigliarono l’aristocrazia genovese a fare questo escamotage, infatti nella prima metà del XVII secolo Genova rischiava di perdere i suoi antichi privilegi di fronte alla prepotenza ed allo strapotere delle monarchie di Spagna, Francia ed Inghilterra, con questo espediente i padri del Comune invece li rafforzarono poiché nessuno osò contestare questa investitura ne tanto meno criticarla, i detrattori avrebbero potuto passare per blasfemi. Da quel momento il grido di guerra dell’ antica repubblica cambiò ed al posto di : ” Pe Zena e pe San Zorzo ” ( per Genova e per San Giorgio ) fu gridato: ” Viva Maria “. Edicole mariane sorsero in tutti i quartieri della città ed alcune furono poste sulla sommità delle porte d’ingresso nelle nuove mura di difesa, la scultura mostrata nella foto realizzata da Bernardo Carlone nella prima metà del ‘600 originariamente era posta sopra la porta delle mura della Lanterna oggi è conservata nel palazzo di San Giorgio, sulla sua base è posta la significativa dicitura: “Posuerunt me custodem”.