Nel 1974 nacque un’associazione che si propose di preservare e valorizzare gli aspetti paesaggistici e culturali di Pentema, un paesino sorto sulle pendici del monte Prelà a 839 metri d’altitudine del quale si hanno notizie sin dall’anno 1453. Nonostante la relativa vicinanza con la città di Genova ( circa 45 Km. ), date le difficili per non dire pessime vie di comunicazione, gran parte dei Pentemini emigrò cercando lavoro e fortuna altrove, sino a che il paese, quasi completamente disabitato, cadde nell’oblio dei più. A Genova c’era un detto per quelli che ignoravano i fatti più eclatanti : ” Ma da dove vieni? da Pentema?”. Quanto sopra, peraltro, consentì a questo paesino frazione di Torriglia di conservare e mantenere quasi inalterate le proprie antiche caratteristiche urbanistiche, le case in pietra sono addossate le une alle altre ed intervallate da ripide “creuze” di acciottolato. Nel 1995, da un’idea del parroco don Pietro Cassulo, fu allestito nel periodo natalizio un presepio coinvolgendo l’intero paese nel quale fu ricreato un ambiente di vita contadina dell’ottocento. L’epoca storica viene rappresentata mediante un’attenta ricostruzione di quelli che erano gli ambienti e i mestieri del paese che nel rigido periodo invernale aveva bisogno d’essere autosufficiente perché completamente isolato dalla neve. Questo paesino dell’entroterra genovese sorse forse da fuggitivi dato che, le soldataglie dei vari eserciti contro i quali combatté nei secoli la Serenissima Repubblica Genovese, dove arrivarono, portarono lutti e miseria, depredando ed uccidendo gli abitanti dei borghi genovesi. Il presepe di Pentema é veramente imperdibile, L’ epoca storica viene rappresentata in circa 40 scene con i personaggi esposti che sono a grandezza naturale e vestiti con i panni del XIX secolo, collocati nei punti del paese dove realmente hanno vissuto e lavorato. Quest’ anno, per la pandemia in atto, il presepe non è stato allestito…. un vero peccato.