“Nunziata del Guastato” un nome sfortunato

A Genova era un sabato come gli altri quel 24 ottobre del 1942, i bambini vennero portati ai giardinetti a giocare, gli scagni del porto aprirono le loro saracinesche, la città si risvegliò con i suoi bar e le sue botteghe, quando ad un tratto la sirena che preannunciava un attacco aereo prese a suonare alla disperata, 95 aerei da bombardamento della Royal Air Force sganciarono su Genova 144 tonnellate di bombe colpendo anche la basilica dell’ Annunziata del Vastato o Guastato che dir si voglia, il 7 novembre un’altra incursione di bombardieri della R.A.F sganciò sulla città 237 tonnellate di bombe e la basilica fu nuovamente colpita, quella che lo storico Federico Alizieri nel 1847 aveva definito chiesa d’una “opulenza” di bellezza arcana, fu ridotta ad un cumulo di macerie fumanti. Vastato significa rovina, era il nome del sito dove sorse la basilica terminata nel1530, in precedenza la località era detta ” il Prato” perché era una vasta zona erbosa fuori delle mura che dal mare si estendeva sino alle falde del colle di Carbonara, fu detta poi Vastato o Guastato perché l’area, dapprima spianata per ragioni difensive, fu usata come discarica dei detriti delle demolizioni fatte per allargare la piazza davanti alla basilica. Oggi questo tempio ci appare ancora splendido, i restauri del dopoguerra sono riusciti in parte a restituirgli la sua incredibile bellezza e ancora una volta ci ricordano che la guerra é sempre una maledizione senza se e senza ma, perché é la negazione del divino che alberga in ogni essere umano.
Nella foto la navata centrale con il Cristo crocifisso di Giacomo Antonio Ponsonelli ( Massa 1654 – Genova 1735), nella volta del coro spicca l’affresco che rappresenta l’ Assunzione di Maria in Cielo di Giulio Benso ( Pieve di Teco 1592 -1668).

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