Questo lungo vicolo del centro storico di Genova, originariamente era un fossato attraversato da un corso d’ acqua infestato da un folto canneto. Al civico n. 29 si può vedere un bel bassorilievo in marmo con San Giorgio che uccide il drago, non tutti potevano avere l’ onore di porre come soprapporta della loro abitazione l’ antico patrono della città, ma solo coloro ai quali era concesso questo privilegio, per esempio i capitani di galea che si fossero distinti in combattimento per la loro audacia ed il loro coraggio. In questo vicolo era pure la casa di Orietta Scotto Centurione ( contraddistinta oggi dal civico n. 6) che nel 1376 ospitò Santa Caterina da Siena. Nel Medio Evo la via era animata da botteghe di speziali, mercanti di tessuti ed armaioli nonché da fonderie per la realizzazione di campane.