Tanti tanti anni or sono, in una mia vita precedente, lavorai nel palazzo Balbi Cattaneo che allora era la sede della ” Levante Assicurazioni “. Anche a quel tempo ero appassionato d’ arte antica e quando vidi un ponteggio nel grande salone del piano nobile del palazzo, non seppi resistere, mi ci arrampicai sopra e scattai una fotografia al grande quadro che troneggiava sopra una delle pareti, in quel momento passò L’ Amministratore delegato che guardandomi con gli occhi sgranati mi disse: ” Burlando cosa ci fa là sopra appollaiato come un gufo? “, si perché in quei tempi lontani gli amministratori delegati conoscevano per nome tutti i loro sottoposti, ed io risposi un poco imbarazzato : ” Dottor Rizzo fotografo per i posteri ” lui si mise a ridere e mi rispose : ” allora vada anche nel mio ufficio, che ho dei bei soprapporta da immortalare “. Anni dopo, nel 1995, La Levante Assicurazioni si trasferì in Viale Brigate Partigiane, il palazzo fu abbandonato e poi nel 2001 venduto all’ Università degli studi di Genova. Nel 1997 la quadreria che decorava le pareti del piano nobile fu rubata, tra cui anche il quadro di una dama della famiglia Cattaneo con la figlia che io avevo fotografato, allora andai dal nucleo dei Carabinieri che si occupano della tutela del patrimonio artistico e a mani del comandante Salvatore Distefano consegnai le mie foto a colori, loro le avevano già, ma erano vecchie foto sgranate in bianco e nero. Dopo poco tempo seppi che parte dei quadri erano stati recuperati in un container in porto pronti per esser spediti oltremare, tra quelli recuperati, c’ era anche la mia dama con la sua bambina che, dopo un accurato restauro, è tornata ad abbellire il salone di palazzo Balbi Cattaneo ora Aula Magna dell’ Università. Il dipinto è stato attribuito dalla critica moderna a Gio Enrico Vaymer valente ritrattista genovese che lo avrebbe dipinto nel III decennio del XVIII secolo.