La storia illustrata da questo arazzo che arreda una parete di Palazzo Tursi a Genova risale all’ VIII secolo a.C., L’ oracolo di Telmisso antica capitale della Licia, predisse che il primo uomo che fosse entrato in città sopra un carro tirato da buoi sarebbe diventato re. Il primo fu un povero contadino di nome Gordio che così fu incoronato re ed il suo figlio adottivo Mida, fece erigere un tempio nel quale mise il carro legato ad un palo con un intricatissimo nodo, con la convinzione che , così facendo, il potere regale sarebbe rimasto per sempre nelle mani della sua famiglia. La profezia divina diceva anche che chi fosse riuscito a sciogliere il nodo gordiano, fatto con robusta corda di corteccia di corniolo, sarebbe diventato imperatore dell’ Asia minore. Nel 332 a.C. arrivò lì Alessandro con il suo esercito macedone, provò a sciogliere il nodo ma invano, allora estrasse la spada è lo tagliò a metà con un fendente, ancora oggi si dice ” soluzione alessandrina ” quando si vuol risolvere un problema in modo netto e veloce. Ritornando al nostro arazzo che narra l’ episodio sopra descritto, fu tessuto alla metà del XVII secolo e proviene dalla città di Bruxelles da un artista ad oggi non ancora identificato che si è siglato C.D.P.