A Genova, nella antica chiesa di San Donato costruita alla fine dello stradone di Sant’Agostino, appoggiato ad una colonna della navata centrale, secondo un’antica leggenda, ogni tanto apparirebbe un fantasma vestito di rosso e con l’ aria pensosa. Come del resto molti degli spettri nostrani, non è per niente comunicativo, il fantasma apparirebbe in autunno e molti pensano si tratti dello spirito senza pace di Stefano Raggi, che nel 1650 abitava in un edificio vicino alla chiesa. Il Raggi era un uomo tutto d’un pezzo e certo non le mandava a dire, quando qualcosa gli andava di traverso armava i suoi sgherri e se c’ era da tirare qualche archibugiata anche agli sbirri della Serenissima Repubblica non se ne faceva un problema, ma essendo inviso a molti per la sua prepotenza e tracotanza, fu denunciato di alto tradimento ai Supremi Sindicatori che lo fecero imprigionare. Stefano provò in tutti i modi a dimostrare la sua innocenza, ma quando capì che era tutto inutile, si fece portare da sua moglie in carcere uno stiletto celato dentro un crocifisso e con quello si uccise.