A Genova, nella Galleria Nazionale di Palazzo Spinola in Piazza Pellicceria, è conservata, in deposito dalla chiesa di Santo Stefano, questa pala d’ altare raffigurante la conversione di San Paolo del pittore Valerio Castello ( Genova 1624 – 1659 ). Valerio la realizzò verso la fine degli anni 40 del XVII secolo per la chiesa di San Paolo di Pré, in seguito alla soppressione dell’ edificio sacro l’ opera passò nel 1797 alla chiesa di Santo Stefano. In questo dipinto si notano l’ utilizzo di modelli compositivi ripresi dalle opere di Rubens e più precisamente dal ritratto equestre di Giò Carlo Doria dal quale in nostro ha ricavato la postura del cavallo impennato. Anche in quest’ opera si può notare lo stile assolutamente ” moderno ” di questo artista che nel suo atelier formò pittori quali Stefano Magnasco, Giovanni Battista Merano e Bartolomeo Biscaino, la peste si portò via questo grande pittore all’ età di soli 35 anni, ma nonostante la brevità della sua vita, il numero delle sue opere giunto sino a noi è grande e testimonia come al suo tempo, come del resto in seguito, Valerio abbia avuto grandi estimatori.