A Genova in via Tomaso Reggio c’è una costruzione dove oggi è l’ Archivio Di Stato, anticamente era ubicato lì il Palazzetto Criminale dove le celle erano chiamate con nomi decisamente gradevoli come per esempio: Reginetta, Diana, Canto e Stella, gradevoli per il nome, non certamente per chi doveva soggiornarvi ed udire il pianto dei detenuti e le urla di chi subiva i suplizi. Il palazzo esercitava le sue funzioni dalla fine del ‘500, aveva 32 celle delle quali 18 segrete dedicate agli “ospiti ” che non si desiderava pubblicizzare, 11 palesi e 3 riservate alle signore. Alle finestre erano collocate robuste inferiate di ferro e non c’ era nessun sistema per chiuderle in modo da proteggersi dal freddo, i letti erano inesistenti, ci si poteva coricare per terra sulla paglia, sempre che il detenuto potesse pagarne l’ acquisto, per pranzo e cena veniva somministrata una pagnotta di scadente qualità qualche volta accompagnata da una scodella di zuppa d’ olio e acqua chiamata “opera pia ” fornita da particolari istituzioni religiose.