La guerra non guarda in faccia nessuno, uccide i buoni ed i cattivi, distrugge gli arsenali e le chiese lasciando dietro di se solo polvere e rovina, sia per i perdenti di turno, sia per i vincitori, la guerra è un controsenso, eppure ancora oggi gli uomini continuano a farla, perché evidentemente la “Storia ” non è sufficiente per dimostrarne l’ inutilità. A Genova, tra il colle di Carignano e quello di Morcento, proprio alle spalle del grattacielo progettato dal Piacentini in piazza Dante, là dove scorreva il rio Torbido, c’era una volta una chiesa dedicata a Santa Maria dei Servi, detta così perché furono i padri “Serviti ” a ricostruirla in stile gotico nel 1327. In quel punto esisteva già dal XII secolo un luogo di culto dedicato a San Girolamo che venne demolito per edificare il nuovo tempio. Durante il secondo conflitto mondiale la chiesa venne completamente distrutta da un bombardamento alleato e solo nel 1972, nel moderno quartiere della Foce, fu costruita una nuova chiesa dedicata a Santa Maria dei Servi dove sono stati riposizionati i pochi reperti rimasti della antica chiesa come il frammento dell’ affresco di controfacciata mostrato nella foto sopra raffigurante la Madonna del Santo Amore attribuibile ad un pittore ligure / lombardo e databile al terzo decennio del ‘400, e l’ altare maggiore distrutto in mille pezzi ma ricomposto con grande perizia ed amore dai restauratori della Soprintendenza di Genova.