Il marchese Gian Carlo Dinegro nel 1802 comprò il cosiddetto ” Baluardo di Santa Caterina ” impegnandosi a creare una cattedra di botanica e ad accrescere la vegetazione esotica che già il precedente affittuario aveva fatto piantare in quella che oggi è il parco pubblico ” Villetta Dinegro”. Il Dinegro fu appassionato compositore di poesie e pur essendo un esteta, pare mai si sia accorto del fatto che era, come dire, un poeta i cui versi facevano acqua da tutte le parti, i suoi contemporanei, personaggi autorevoli come Guerrazzi e Manzoni, pur essendogli amici, lo definivano come un ostinato amatore delle Muse, che ogni dì gli chiudevano le finestre in faccia… oppure il Marchese Dinegro è un uomo che … bisogna mangiare alla sua tavola, non leggere i suoi versi… e volergli bene. Invece per la danza era tutta un’ altra musica, pare che fosse un ballerino eccezionale tanto da superare ed oscurare veri e propri protagonisti del balletto. La Villetta Dinegro fu distrutta dai bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale, al suo posto fu costruito il museo d’ arte orientale ” Edoardo Chiossone” da dove è stata scattata la foto con la vista della città, un luogo ameno immerso nel parco che domina la centralissima Piazza Corvetto.
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