Un ambiente nel Museo di Palazzo Rosso di Genova è detto il Salotto delle Virtù Patrie dai soggetti che sono stati raffigurati sia sulle pareti che sul soffitto, l’ artefice di questa serie di dipinti fu il pittore Lorenzo De Ferrari ( Genova 1680-1744) su commissione di Giovanni Francesco Brignole Sale che in questa stanza aveva collocato il suo studio. Le iconografie sono tratte dalle storie delle antichità romane, nella volta è raffigurata la personificazione del Valore che viene configurata allegoricamente come emblema delle Virtù Patrie ovvero degli atteggiamenti umani tesi ad una rettitudine etica ritenuta fondamentale per governare gli uomini. I putti ed i simboli posti in secondo piano alludono appunto alle virtù quali l’ Intelligenza, Il Consiglio, la Fedeltà, la Concordia, il Soccorso e la Felicità Pubblica. Alle pareti quattro grandi tele dipinte a tempera dal De Ferrari ripropongono i concetti già espressi negli affreschi illustrando quattro episodi della storia romana antica quali la continenza di Scipione, la religiosità di Numa Pompilio, la fortezza di Muzio Scevola e la giustizia di Tito Manlio Torquato.