A Genova nel medioevo c’erano otto “Compagne” ognuna delle quali faceva riferimento ad una zona della città. La Compagna era una specie di sodalizio nel quale i nobili ed i ricchi mercanti abitanti nella stessa zona che avevano interessi in comune, si organizzavano dandosi un capo detto Console e un vice Console ai quali veniva conferita la potestà di governare, comandare le imprese e giudicare le vertenze tra gli associati, concludendo avevano funzioni amministrative, giudiziarie e militari ( potevano armare galee). Una delle più antiche Compagne era quella di ” Castello” che risiedeva nell’omonimo sestiere. Il nome di Castello deriva da Castrum poiché su questa collina nacque il primo insediamento fortificato della città. La chiesa di Santa Maria di Castello fu il primo tempio mariano di Genova ed una delle più antiche chiese della città, si hanno notizie della chiesa sin dal 658 dopo Cristo. Ricostruita nel XI secolo e poi nel XIII sembra che, per un lungo periodo di tempo, sia stata adibita come cattedrale estiva, perché essendo ubicata nel borgo fortificato, era più facile da difendere dalle incursioni dei pirati barbareschi. Al’ interno della chiesa vi sono innumerevoli opere d’ arte, un vero e proprio museo della pittura e della scultura medioevale, la più famosa è quella del Crocifisso barbuto che si dice miracoloso, secondo la tradizione sarebbe stato portato a Genova dalla Terra Santa al tempo delle crociate, conservato in primis nel convento di San Silvestro ed in secundis, dopo che si verificò un miracolo, nella chiesa di Santa Maria di Castello, la cosa singolare è che il vero crocifisso ligneo fu restaurato, privato della barba posticcia e dei capelli ed esposto nella navata centrale della chiesa, ma nessuno lo considera, tutti vanno a pregare davanti alla copia del Cristo realizzata nel secolo scorso e posta nella cappella dove era custodito l’ originale. Sul prospetto della chiesa affacciato sul mare, originariamente era dipinta a fresco una grande immagine di questo Cristo in croce e sino al’inizio del XIX secolo ogni nave da guerra che entrava o usciva dal porto lo salutava con una salva di cannone.
Copia del crocifisso miracoloso in legno intagliato e scolpito dipinto in policromia realizzato il secolo scorso e posizionata dove era l’ originale, nella cappella detta del Crocifisso.