A Genova sulla collina di Castello nel quartiere del Molo esisteva un tempio mariano intitolato a Santa Maria di Passione. Con la dominazione sabauda, che soppresse gli ordini religiosi, la chiesa venne chiusa e trasformata in caserma, poi fu sede dell’ Opera Nazionale di Maternità ed Infanzia ed infine quasi completamente distrutta nel 1944 dai bombardamenti degli aerei degli alleati durante la seconda guerra mondiale. Le prime notizie relative all’ esistenza di questa chiesa risalgono al 1457 quando le monache agostiniane ne iniziarono la costruzione che terminò nel 1462. Ricostruita quasi completamente nel XVI secolo, subì profonde trasformazioni al suo interno sia per adeguare l’ edificio religioso ai dettami della controriforma, sia per rimodellare gli interni al gusto barocco per la qual cosa furono chiamati grandi artisti quali Gio Andrea Carlone, Valerio Castello e Domenico Piola. Oggi il passante distratto vede solo una grande rovina, della chiesa originaria resta integra solo la torre nolare che svetta ancora verso il cielo, come una muta preghiera a ricordare il dolore e la distruzione portata dalla guerra.