Nella Descrizione della città di Genova redatta da un anonimo del 1818 si legge: ” Appresso al palazzo Balbi Piovera, e parimenti isolato, è quello degli eredi del quondam Gio Batta Cattaneo. E’ un edifizio bello, ma irregolare; termina con la sua prospettiva principale la strada Balbi, una ne ha sulla grande piazza della Nunziata, e il braccio meridionale, che é il più esteso, dalla piazza ripiega obliquamente in un vico. E’ lavorato con moderna architettura, e di qualche pregevole quadro fornito, e tra essi reca ammirazione un superbo ritratto in gran tela d’ un Signore a Cavallo”. In una delle mie vite precedenti a quella attuale ebbi l’ avventura di lavorare per 15 anni in questo palazzo avito che alla fine degli anni 30 del ‘900 fu acquistato dalla famiglia Fassio per la loro compagnia di navigazione e come sede prestigiosa per la Levante Assicurazioni che a loro apparteneva. Il palazzo, posto sul lato a mare della strada finanziata dai Balbi, fu realizzato in primis ampliando e ristrutturando una “Domus Magna” che i Balbi possedevano da molto tempo, parecchio tempo prima che venisse tracciata la via. Nel 1614 in concomitanza con il nuovo tracciato viario, il palazzo venne riprogettato riorganizzando i volumi sia in pianta che in alzato. Alla fine degli anni 70 del XVIII secolo la proprietà passò ai Cattaneo della Volta che incaricarono l’ architetto Gregorio Petondi nel 1776 di progettare l’accesso principale del palazzo direttamente dalla strada e di ridecorare gli interni secondo lo stile in auge a quell’epoca “il Barocchetto genovese”. All’inizio degli anni 70 del secolo scorso, a seguito del fallimento del gruppo Fassio, il palazzo passò di proprietà in proprietà sino ad essere acquistato nel 2001 dall’Università degli studi di Genova. Non posso non ricordare che la “caduta” dei Fassio non fu un fallimento ma un abominio ordito per liberarsi di questa famiglia che evidentemente era priva di appoggi da parte della politica imperante a quel tempo. Quanto da me affermato è provato dal fatto che, pur depauperati di tutte le loro proprietà che furono svendute a prezzi risibili, il fallimento chiuse in attivo.
Ritratto di Gio Batta Cattaneo in veste dogale di Gio Enrico Veymer ( quadreria del salone principale del palazzo Balbi Cattaneo di Genova