A Genova al’inizio del XI secolo, accanto al valico della porta orientale detta più tardi Soprana, sorse un monastero di monache benedettine di clausura intitolato a sant’Andrea, il complesso monastico si sviluppò nel tempo sino a raggiungere il suo assetto finale alla fine del XVIII secolo, dopo di che arrivarono i francesi con Napoleone, i religiosi furono cacciati e il monastero fu adibito a carcere sinché, all’inizio del ‘900, fu demolito per realizzare la via Dante. Del monastero e della sua chiesa rimane solo l’antico chiostro che fu smontato messo in un deposito ed in un secondo tempo rimontato in un’area a giardino vicina alla casa dei Colombo in vico dritto Ponticello, l’edificio attuale non è l’ originale ma una ricostruzione del XVIII secolo edificata sopra le macerie della vera casa dei Colombo che era un edificio a più piani con forse un fondaco al pianterreno, distrutta quasi interamente nel 1684 dal bombardamento dei galeoni di Luigi XIV. L’ordine inferiore del chiostro ha un impianto rettangolare mentre la parte superiore è realizzata con una serie di colonnine binate sorreggenti degli archi modanati a sesto acuto, le trentadue coppie di capitelli costituiscono l’ aspetto più interessante e caratterizzante di questo chiostro per il fatto che ci presentano una serie di interessanti soluzioni figurative realizzate in un periodo di tempo che va dal 1100 alla fine del XIII secolo, lo stile richiama prepotentemente quello dei ” Magister Antelami” che in quel periodo furono attivi a Genova, il termine “Antelami” deriva da Antelamus un toponimo alto medioevale che indica una valle situata tra il lago di Como e quello di Lugano, ( oggi val d’ Intelvi), queste maestranze che si riunirono in Corporazione nel XII secolo, erano anche specializzate nel riutilizzo dei marmi antichi nelle nuove costruzioni.
A sinistra capitello figurato con un angelo ( circa 1158 ) chiostro di S.Andrea della Porta.